La Spezia si candida a Capitale Italiana della Cultura 2027

da | Feb 21, 2025 | askanews

La Spezia, 21 feb. (askanews) – La Spezia è tra le dieci città finaliste per aggiudicarsi il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2027”. La città ligure, che è da sempre legata a doppio filo al mare, basta pensare al suo grande porto, all’Arsenale della Marina militare o al Miglio Blu, distretto nautico d’eccellenza che ospita alcuni tra i più importanti cantieri al mondo, si è candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2027” puntando proprio su una visione ispirata al mare, con un dossier chiamato “Una cultura come il mare”. che non è solo una metafora ma un obiettivo concreto, una spinta verso uno sviluppo basato su bellezza, sostenibilità ed inclusione. “Il mare per noi – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – è una fonte di ricchezza ma è anche una fonte culturale ed è importante perché cambiano le persone che abitano la città, che abitano il Golfo e che lavorano nel Golfo, e bisogna avere un filo conduttore comune che è la cultura, che lega tutti e ci dà una prospettiva. Innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, economia e tante attività culturali: questo è un mix vincente e lo stiamo già collaudando con il grande boom del turismo ma anche con il grande boom occupazionale che stiamo avendo. Siamo al massimo storico, al 70%, di occupazione e al minimo di disoccupazione. Non troviamo persone che vanno a lavorare e quelle che vengono ad abitare qua, che sono tante, cercano però anche qualcosa di più e quel qualcosa di più è la cultura, che ci unisce, ci dà valori, ci dà un futuro, per creare una comunità sempre più umana e meno virtuale e disumana come si sta vedendo proprio in questi mesi”. La Spezia si propone così di diventare un grande laboratorio di innovazione culturale, capace di aprire nuovi orizzonti per la città-mare, rileggendo il passato attraverso strumenti contemporanei e offrendo a tutti un accesso più diretto alla cultura. Progetti come il rilancio del Premio del Golfo per giovani artisti, i percorsi di welfare culturale e Amphiorama, un museo diffuso che parte dal mare e guarda al futuro, sono solo alcuni esempi di questo cammino. “E’ una prospettiva – aggiunge il sindaco Peracchini – di grande sviluppo, innovazione e sostenibilità ambientale. Quindi una città che guarda al futuro con carte importanti, con il filo che ci lega, quello della cultura, che ci aiuta a guardare il futuro in un modo nuovo, un modo più umano”. Una città che negli ultimi anni ha investito tanto sulla cultura, ben prima della candidatura a “Capitale Italiana della Cultura 2027″.”A prescindere dalla candidatura futura – racconta la dirigente Servizi Culturali del Comune della Spezia Rosanna Ghirri – si sono iniziati tantissimi progetti in ambito culturale di valorizzazione e di innovazione di tutte le strutture culturali, come musei, biblioteche, teatro e cinema. E quindi, quando poi è uscito il bando del Ministero della Cultura, la candidatura è sorta spontanea: avevamo tutto e dovevamo scegliere la fiamma ispiratrice. La fiamma ispiratrice l’abbiamo trovata nel mare, anche perché già da anni si stava curando questo progetto ‘Miglio Blu’, e dal mare quindi la cultura si diffonde. La cultura è la vera protagonista del nostro dossier, che tiene conto anche di tutti i parametri posti dal bando, tra cui il rispetto dell’Agenda 2030 con le tematiche di inclusione e sostenibilità e quindi riteniamo di aver risposto a tutti i requisiti del bando e siamo orgogliosi del nostro dossier”.

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