Modena, 8 mag. (askanews) – “Cerco sempre di avere un approccio laico. La scelta politica di questo governo è di non avere la sanità come priorità. E’ evidente. E’ una scelta legittima, davanti ai cittadini ognuno dà delle priorità e per questo governo non è una priorità il finanziamento del servizio sanitario nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, a margine di una conferenza stampa tenutasi oggi presso l’Azienda ospedaliero universitaria di Modena.”In tutto il mondo il finanziamento del servizio sanitario nazionale si misura in rapporto al Pil – ha proseguito de Pascale – perché è evidente che questa litania insopportabile dell’aumento del valore assoluto di dire ‘abbiamo messo un miliardo in più dell’anno scorso’, se il costo dei farmaci è aumentato, se dobbiamo aumentare lo stipendio agli infermieri e ai medici, se i costi dell’energia aumentano, se appunto i farmaci innovativi hanno costi molto più elevati, se ci sono tecnologie nuove come quelle robotiche che consentono di dare prestazioni molto migliori ma che costano e che dobbiamo garantire a tutti i cittadini, è evidente che quel miliardo in più è molto meno del maggiore costo e quindi se non si aumentano le risorse parallelamente si stanno diminuendo le prestazioni”. De Pascale ha evidenziato l’impatto demografico sulla sanità: “L’invecchiamento della popolazione si porta dietro maggiori costi per il servizio sanitario nazionale – ha detto -. Un paziente oncologico che sopravvive grazie a un farmaco innovativo non solo è una spesa per il sistema sanitario nel costo del farmaco, ma necessita di follow-up, necessita di controlli. Quindi l’evoluzione scientifica e tecnologica migliora le risposte, ma aumenta i costi e se la spesa sanitaria non segue questi costi, significa che non la vogliamo garantire a tutti”.Per il governatore, la prova del fallimento è evidente: “Guardate in tutta Italia l’aumento delle assicurazioni sanitarie. La foto, la prova, se il sistema sanitario funziona o non funziona è l’aumento delle assicurazioni sanitarie. Sempre più cittadini in tutta Italia, non solo in Emilia-Romagna, ma in Lombardia, in Veneto, in Campania, in tutte le regioni, contraggono assicurazioni private sanitarie. L’ha detto il presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno, lo dicono tutti gli istituti, lo dicono tutte le Regioni, bisogna assumersi le sue responsabilità, ognuno si deve assumere le sue responsabilità. E si sta facendo la scelta deliberata di sottofinanziare il sistema sanitario” ha concluso.
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