Milano, 12 mag. (askanews) – Un grande progetto dedicato al tema delle disuguaglianze che sempre più caratterizzano il mondo contemporaneo, segnato dall’era dell’iper-capitalismo e della tecnologia. Un’occasione per riflettere sui problemi, ma anche sulle opportunità, che, a fronte della enorme sfida del cambiamento climatico o dell’avvento dell’intelligenza artificiale, abbiamo davanti a noi come specie. Si è aperta a Milano la 24esima Triennale internazionale dedicata proprio alle “Inequalities”.”Oggi – ha detto ad askanews Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano e Commissario generale dell’esposizione – la questione delle disuguaglianze nasce dalla consapevolezza che se non la si studia e non la si usa come chiave di lettura principale anche le grandi sfide dell’umanità come la transizione ecologica rischiano di fallire, perché se non coinvolgiamo e non diamo a tutti gli stessi vantaggi e le stesse possibilità di affrontare il suo riscaldamento globale rischiamo di peggiorare la condizione di che già fragile. Quindi questo è un tema molto importante”.La mostra è un grande contenitore di tante altre mostre, che spaziano dal tema delle città a quello della sostenibilità in architettura, dai microbi alle forme di intelligenza non umane, dalla politica alla filosofia, senza dimenticare l’attualità geopolitica, le guerre, ma pure il tema Milano. “Questa – ha aggiunto il commissario – è una piattaforma, è sempre stata ed è una piattaforma pubblica e tra l’altro la mostra dura sei mesi e noi avremo la possibilità di ospitare momenti di dialogo, di confronto anche aspro. Per esempio abbiamo scelto di parlare di Gaza, abbiamo scelto di farlo con un’installazione che ha una sua potenza implicita, fortissima e io sono certo che susciterà discussione, magari anche polemiche, ma è bene che sia così perché l’unica cosa che una situazione come la nostra deve evitare è il silenzio in questo momento, siamo qui per questo”.Evitare il silenzio significa anche proporre delle soluzioni, trovare nuove strade che cambino lo scenario e ribaltino le prospettive. “Ci sono soluzioni che lavorano sul concetto di comunità – ha concluso Stefano Boeri – cioè recuperare degli spazi attraverso la varietà delle culture di chi riabita, ci sono soluzioni che lavorano sulla transizione ecologica, sull’uso di materiali sostenibili a tutti gli effetti, ci sono soluzioni che lavorano su politiche, su politiche per esempio per la casa, come nel caso di Vienna che è un caso straordinario di una città che ha sempre investito nel capitale di immobiliare pubblico, cioè nell’offrire a tutti la possibilità di un accesso facile alla casa. Quindi la cosa bella di questa mostra io credo sia da un lato il non silenzio, la non reticenza sulla situazione attuale delle disuguaglianze e dall’altro il fatto di offrire spunti e suggestioni e soluzioni”.La 24esima Triennale è aperta al pubblico dal 13 maggio al 9 novembre e vede, oltre alle mostre e alle conferenze, anche la presenza di 20 padiglioni nazionali da tutto il mondo.
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