Restauro pianoforti, la salentina Alfra punta sulla sartorialità

da | Mag 13, 2025 | askanews

Roma, 13 mag. – Il pianoforte è considerato uno fra gli strumenti più affascinanti. Un intreccio di storia, artigianato e tecnologie capace di unire la bellezza del suono all’eleganza delle sue forme. Ne abbiamo parlato con Francesco Alfarano, fondatore di Alfra Pianoforti:”Il pianoforte è lo strumento più diffuso al mondo, ma tecnicamente è il meno conosciuto. Forse non tutti sanno che il pianoforte nasce in Italia, è una nostra eccellenza, e fu inventato da Bartolomeo Cristofori con il nome di fortepiano. Da lì sono nati mano a mano in tutto il territorio italiano dei laboratori che si occupavano di realizzare e riparare questi meravigliosi strumenti”. Strumenti che affascinano da oltre tre secoli musicisti e appassionati, come testimoniano le migliaia di esemplari storici. Ma come custodire al meglio dei simili tesori? “Se non viene eseguita una manutenzione corretta e regolare, il pianoforte può subire delle usure sia nelle parti strutturali, – afferma Giorgio Alfarano, responsabile del laboratorio di Alfra Pianoforti – sia nelle parti esterne, a causa degli agenti atmosferici come l’umidità, il calore e l’esposizione solare. Si tratta di interventi estremamente delicati che devono essere eseguiti da tecnici esperti e formati”. Un lavoro prezioso che richiede esperienza, cura e un’alta specializzazione. Non è un caso, infatti, se in Italia siano poche le realtà in grado di compiere simili interventi, tra cui Alfra Pianoforti: “Questa realtà nasce nel 1980 da una mia particolare passione verso lo strumento, ero curioso di capire come questo mezzo fosse in grado di produrre un suono così meraviglioso. Da lì abbiamo creato un piccolo laboratorio per poi ingrandirci nel tempo, dedicandoci al restauro di alcuni pianoforti. Oggi lavoriamo con esemplari provenienti da ogni parte d’Italia: il nostro è un lavoro sartoriale ed estremamente meticoloso in grado di riportare lo strumento alla sua originale purezza, così come concepito dal fabbricante” conclude il fondatore Francesco Alfarano.

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