“Save a Horse”, dal bar per cavalli in gara ai progetti d’inclusione

da | Mag 22, 2025 | askanews

Roma, 22 mag. (askanews) – La protezione e il benessere del cavallo, in particolare dei cavalli sportivi e l’inclusione sociale, attraverso il rapporto dell’animale con l’uomo, sono tra le finalità per cui è nata l’associazione no profit “Save a Horse Italia”, basata sul volontariato.Tanti i ragazzi volontari impegnati al 92esimo Concorso di Piazza di Siena a Roma, a Villa Borghese, dove l’associazione è presente per il terzo anno con degli stand fuori dall’area delle gare. Sono gli “Horse Bar”, organizzati in associazione con la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), dove i cavalli che hanno gareggiato possono rinfrescarsi e riprendersi.Il presidente di “Save a Horse Italia” Claudio Coratella: “Questo che vedete è uno ‘Horse Bar’ dove a tutti i cavalli in gara, quando escono dal campo gara, offriamo gratuitamente mele, carote, acqua; ogni mela e carota è sigillata in modo da evitare contagi o altro, i secchi dell’acqua vengono rivestiti ogni volta, quindi nessun cavallo beve da nessun’altra parte, in più quest’anno abbiamo allestito come novità una cooling area dove i cavalli possono passare sotto per infrescarsi con l’acqua vaporizzata”.Un modo per prendersene cura prima di tornare alle scuderie, apprezzato da cavalli e partecipanti; l’associazione inoltre, con base a Roma ma presente con volontari a livello nazionale, ha un’oasi dove recupera cavalli anziani, denutriti o maltrattati, collabora con la Federazione per promuovere il benessere del cavallo e guarda all’ambiente, anche con studi su come creare energia elettrica dal letame dei cavalli. Oltre ad avere progetti di inclusione sociale.”Noi siamo cavallo-centrici, come dico io sempre scherzando, quindi abbiamo vari progetti legati all’inclusione sociale, sempre attraverso il cavallo”.Nello specifico, ha spiegato ancora il presidente, “abbiamo in questo momento anche progetti per il recupero psicofisico di ragazze che hanno subito dei maltrattamenti in famiglia, abbiamo anche progetti per gli anziani e un progetto molto ambizioso sul fatto di portare dentro gli ospedali delle fattorie didattiche per i bambini ricoverati”.

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