Sull’isola di Pianosa ritorna il barbagianni

da | Mag 29, 2025 | askanews

Isola di Pianosa (Livorno), 29 mag. (askanews) – Nella cornice della Settimana Europea dei Parchi, Fondazione UNA (Uomo, Natura, Ambiente) e Federparchi,hanno presentato i primi risultati sul reinserimento del barbagianni nell’isola di Pianosa, avviato nel 2023 con il contributo dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano. La specie non era stata più rilevata in quest’area in modo stabile dopo l’eradicazione del ratto nero, una delle sue principali fonti di alimentazione. Il barbagianni non costruisce un vero e proprio nido e quindi sfrutta gli spazi abbandonati dell’ex carcere Il faunista Vincenzo Rizzo Pinna che si occupa del monitoraggio nel concreto: “Questo animale è un rapace notturno che assolve a un ruolo ecologico importantissimo nella regolazione degli ecosistemi abitati da proprio dalle sue prede, dai micromammiferi. Capire di cosa si alimenti un Barbagianni che conduce la sua vita su un determinato territorio, ci permette di analizzare un vero e proprio censimento di tutte quelle che sono le sue le sue prede”Sono stati reintrodotti quattro individui di popolazione italiana, provenienti da centri di recupero della fauna selvatica. Il barbagianni è tornato a nidificare stabilmente sull’isola. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse a livello nazionale da Fondazione UNA e Federparchi, tra cui il programma “Biodiversità in Volo”.Renata Braino, Presidente Comitato Scientifco Fondazione UNA: “Lo abbiamo voluto fortemente sostenere insieme a Federparchi con cui collaboriamo da tempo per dimostrare che in fondo la natura ha anche bisogno dell’intervento umano, soprattutto dove nel passato come all’isola di Pianosa, ma l’anno scorso siamo stati all’isola Gallinara, ci sono stati interventi umani che hanno in qualche modo cambiato quelli che erano gli assetti naturali”La collaborazione con Fondazione Una e Federparchi unisce due mondi con obiettivi simili e paralleli. Corrado Teofili, Responsabile CETS e Biodiversità di Federparchi: “Federparchi si occupa specificatamente di aree protette, Fondazione Una si occupa di conservazione della natura e dell’ambiente, tutte e due partecipano, ad esempio, insieme, essendo entrambi soci alla IUCN, l’Unione mondiale per per la conservazione della natura, di cui Federparchi è responsabile per la gestione del segretariato del comitato italiano”. Un tavolo di lavoro articolato proseguirà fino alla fine del 2025, con ulteriori sessioni di monitoraggio, con l’obiettivo di consolidare la presenza stabile della specie sull’isola e promuovere una convivenza armoniosa tra uomo, natura e ambiente.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Enrico Marmo protagonista a Bangkok

Dal 19 al 23 settembre, lo chef Enrico Marmo, del ristorante 1 Stella Michelin Balzi Rossi di Ventimiglia (IM), sarà in Thailandia per partecipare alla 23° edizione del World Gourmet Festival Bangkok. La kermesse, che si terrà...

Il tè si beve anche nei cocktail

Sono lontani i tempi in cui il consumo del tè era relegato alla mattina o al pomeriggio, come per gli inglesi. Adesso, la bevanda ottenuta dall’infusione delle foglie di Camelia sinensis si beve in tutto l’arco della giornata. Da un’analisi Clipper su un campione...

E. Romagna, VP Regione Colla a certificazione Tecnopolo DAMA

Roma, 31 mag. - "Siamo oggi al Tecnopolo DAMA, il più grande tecnopolo europeo. Mi fa molto piacere poter annunciare, grazie al ruolo di GBC Italia e AIRIS, il conseguimento di una certificazione internazionale di sostenibilità. Un luogo simile necessitava di una...