Milano, 10 lug. (askanews) – Pettenon Cosmetics S.p.A. società benefit attiva nel settore della cura professionale dei capelli, ha presentato il suo quarto Bilancio di sostenibilità, che conferma la centralità della strategia ESG nel modello di crescita del gruppo oltre che la convinzione che quella della sostenibilità sia l’unica via possibile per il futuro. “Ancora una volta – ha detto ad askanews Susy Perenzin, CFO del gruppo Pettenon Cosmetics – usciamo con dei risultati significativi sotto tutti gli aspetti della sostenibilità, in particolare, citando qualche numero, abbiamo ridotto del 21% il consumo idrico, abbiamo risparmiato 233mila kg di plastica vergine, questo grazie ad investimenti importanti che sono sempre stati fatti dalla nostra azienda, dal punto di vista strutturale e tecnologico. Nel 2025 abbiamo investito nell’ottimizzazione del reparto di soffiaggio e anche nella parte di integrazione appieno di quello che è recupero delle acque. Siamo di nuovo riusciti ad ottenere la Carbo neutrality del nostro plant principale e anche del nuovo plant di Cartigliano e soprattutto siamo riusciti a ottenere la copertura totale del nostro fabbisogno energetico”.L’attenzione alla filiera è un altro elemento dell’impegno dell’azienda per una sostenibilità radicata nei valori Made in Italy: un modello che guarda a qualità, prossimità e tracciabilità, con l’88% degli approvvigionamenti proveniente da fornitori italiani. Ma nel bilancio ci sono anche molte voci legate all’aspetto delle persone. “Abbiamo destinato oltre 340mila euro – ha aggiunto la CFO – a progetti ad alto impatto del punto di vista sociale, abbiamo attivato il progetto di volontariato retribuito in azienda, quindi anche questo è un passo molto importante e soprattutto abbiamo spinto molto su quello che per noi è fondamentale a livello di cultura aziendale che è l’inclusione”.Questo si traduce an che in pari opportunità: il 60% della forza lavoro di Pettenon Cosmetics oggi è rappresentato da donne, di cui più della metà ricopre ruoli di responsabilità. E il tema della sostenibilità, a tutti i livelli, oggi è cruciale per l’intero settore della cosmesi. “Non è più sufficiente offrire prodotti – ha concluso Susy Perenzin – ma bisogna sapere da dove arrivano, che impatto hanno questi prodotti e quindi sicuramente un cambio culturale nel quale noi vogliamo essere in qualche modo promotori e non semplicemente seguire quello che è il trend”.
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