Verso fiscalizzazione cloud: l’esempio della tech company fiskaly

da | Lug 14, 2025 | askanews

Roma, 14 lug. (askanews) – La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle novità importanti sul piano della digitalizzazione, dell’innovazione e della semplificazione fiscale, con un occhio di riguardo per le aziende. La Legge di Bilancio 2025 ha previsto infatti una totale interazione tra il processo di certificazione fiscale e quello di pagamento elettronico, innovazione a cui ha fatto seguito una stretta sugli scontrini di carta. In questo contesto è approdata nel mercato italiano fiskaly, tech company europea specializzata in soluzioni cloud per la conformità fiscale.Silvio Agresti, Country Manager Italia di fiskaly, ha dichiarato: “fiscaly è una tech company nata in Austria nel 2019, ci occupiamo in maniera molto specifica di fiscalizzazione cloud e lo facciamo su scala, gestiamo circa un milione di punti cassa a livello europeo. Nello specifico ci occupiamo di rendere più semplice la vita di esercenti e sistemi di produttori di cassa tramite sistemi software e interfacce API”.L’Italia, al centro di una forte spinta verso la dematerializzazione dei pagamenti e della fiscalizzazione, rappresenta il passo successivo del processo di internazionalizzazione di fiscaly.”Il piano di crescita di fiscaly si basa su una visione chiara, che è quella di costruire un’infrastruttura europea digitale per i servizi di fiscalizzazione” – prosegue Silvio Agresti – “Parlando di fiscalizzazione l’Italia ha ovviamente un peso molto rilevante, perché è il primo paese in cui è stata introdotta storicamente la fiscalizzazione”.L’ultima Legge di Bilancio, con conseguente obbligo in vigore dal 1° gennaio 2026 di collegamento fra POS e registratori di cassa telematici per l’invio automatico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, insieme al piano governativo che prevede una stretta sull’emissione degli scontrini cartacei tra il 2027 ed il 2029, hanno accelerato il bisogno di strumenti digitali innovativi utili alla semplificazione fiscale. “Come fiscaly condividiamo chiaramente la posizione sul piano anti scontrini, se si pensa che in Italia vengono emessi circa 30 miliardi di scontrini cartacei ogni anno, l’impatto ambientale di un’induzione di questi è ovviamente evidente. Però l’altro aspetto, che è il tema di efficienza per imprese e consumatori è altrettanto importante, quindi digitalizzare in questo caso significa semplificare la vita di imprese e consumatori”, ha infine concluso Silvio Agresti, Country Manager Italia di fiskaly.

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