Roma, 15 lug. (askanews) – “La presenza di microplastiche rappresenta oggi una delle minacce più subdole per la salute dei nostri mari. Circa l’80% della plastica in mare proviene dai corsi d’acqua, in particolare da quelli che attraversano i grandi centri urbani: se non intercettati per tempo, questi materiali vengono rapidamente frammentati dall’energia marina trasformandosi in microplastiche. Per rispondere a questa emergenza, Castalia ha sviluppato e implementato, già da diversi anni, sistemi di barriere galleggianti posizionati alla foce dei fiumi, proprio per intercettare i rifiuti plastici prima che raggiungano il mare aperto. Questo approccio ha permesso di prevenire l’immissione di ingenti quantità di plastica nell’ambiente marino. Parallelamente alle azioni di prevenzione, siamo impegnati nel ripristino dei fondali attraverso progetti come GhostNets, promosso da ISPRA in collaborazione con Fondazione Marevivo e CoNISMa, grazie al quale abbiamo monitorato oltre 400.000 m di fondale e recuperato quasi 6 tonnellate di attrezzi da pesca abbandonati. Tutte queste attività si affiancano all’operato quotidiano della nostra flotta nell’ambito del Servizio Nazionale Antinquinamento, svolto per conto del Ministero dell’Ambiente, per contrastare eventuali sversamenti di idrocarburi. In questa direzione, abbiamo avviato un piano di ammodernamento della flotta e investito in nuove tecnologie che ci consentiranno interventi sempre più efficaci e tempestivi”.Lo ha dichiarato Stefano Casu (CIO di Castalia), in occasione del lancio della Campagna 2025 Mediterraneo da Remare.
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Per Michele Minchillo, lo chef del ristorante 1 Stella Michelin Vitium di Crema (CR), novembre sarà un mese ricco di eventi. Ospite, per la prima volta, alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, sarà protagonista di tre importanti appuntamenti: una...