Genova, 23 mag. (askanews) – “Penso e spero che nessuno si opponga ad inserire più controlli possibili contro infiltrazioni mafiose. Non penso che il Quirinale sia contro gli organismi antimafia. Chiediamo semplicemente che per il ponte sullo Stretto di Messina ci siano gli stessi controlli che ci sono stati per il ponte Morandi a Genova, per l’Expo di Milano, per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina”. Lo ha detto questa mattina a Genova il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, parlando dell’emendamento al dl Infrastrutture annunciato dalla Lega con l’obiettivo di riproporre la norma sui controlli antimafia per i lavori del Ponte sullo Stretto, dopo lo stop del Quirinale.”Siccome c’è un’opera che coinvolgerà più di 100 mila lavoratori e migliaia di imprese in tutta Italia, con appalti, servizi ed espropri, è giusto – ha aggiunto Salvini – che gli italiani, io in primis che ci metto la faccia, abbiamo la certezza che ogni euro speso non finisca nelle tasche sbagliate. Quindi mettere il ministero dell’Interno, il ministero della Difesa, il ministero della Giustizia, le associazioni, i sindacati, le Procure, tutte in condizioni di lavorare al meglio, per me è fondamentale. Quindi non uno ma 10 emendamenti per garantire trasparenza, legalità, verifiche e certificati antimafia per quello come per altri cantieri. Spero che nessuno dica di no a maggiori controlli antimafia per il ponte”.
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