Eccellenze italiane nel mondo: Cristina di Silvio
Tra le 50 donne più influenti di Fortune Italy 2024
Cristina Di Silvio è tra le 50 donne più influenti del 2024 secondo il magazine Fortune Italy
Visti gli attuali e prestigiosi impegni sui vari fronti quali relazioni internazionali e diritti umani, si accinge a lasciare il segno anche per l’anno in corso e quelli a venire.
La rivista statunitense GlobalB2Business Magazine plaude alle attività della Di Silvio, omaggiandola di un’intervista a tutto tondo nella quale si evince la straordinaria rilevanza del suo delicato ruolo di Director of International Relations for the European Community presso l’USFTI (United States ForeignTrade Institute), nonché di Legal Advisor per la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Riconoscimenti da ogni parte del mondo per Cristina Di Silvio, nata a Roma
Ma potremmo senz’altro dire, “cittadina del mondo” !
Visti i suoi frequenti viaggi in ogni parte del globo compie delicate missioni professionali che sono fiori all’occhiello di un’eccellenza italiana vanto delle women sempre più al centro di dinamiche planetarie in cui la ‘visione’ femminile è senza dubbio unico valore aggiunto.

Un alacre dispendio di forze per le battaglie giuste e legittime, suffragato sia dal Callas Tribute Prize che le assegna a New York il premio “La Cultura della Pace”, sia dal Wintrade Global Women in Business, a Londra nel 2023, patrocinato dalla House of Commons e dalla House of Lords.
La manager e imprenditrice ha assunto anche il ruolo di Responsabile della Gestione dei Rapporti Istituzionali Esteri per il S.I.R.I.P. (Sindacato Rappresentanti Interessi Parlamentari)presso il Parlamento Europeo a Bruxelles
E anche presso la Camera dei Deputati a Montecitorio, un incarico questo che le consente di mettere a frutto tutta la sua esperienza e competenza in un contesto istituzionale italiano ed internazionale, mantenendo lo stesso entusiasmo e impegno che la caratterizzano da sempre.
Specializzata in Intelligence, strategie militari, tematiche giuridiche e geopolitiche, i suoi scritti per testate di grande spessore quali Difesa Magazine, Report Difesa, il Giornale Diplomatico, e La Voce di New York, sono ormai un vademecum fondamentale per gli addetti ai lavori e i lettori sempre più in cerca di verità e nuove prospettive, atte non solo a fare chiarezza ma a corroborare punti di vista innovativi e di più ampio respiro rispetto al consueto mainstream.
L’anno 2025 si apre per lei nel migliore dei modi, alla Camera dei Lord di Londra, con la nomina ad Ambasciatrice Globale per l’Italia e Malta nell’ambito del Global Council for ResponsableAI
Tutto grazie a un patrimonio di competenze raro nella promozione dell’innovazione etica, in virtù di un background personale di altissimo livello:
a partire dalle due lauree, una in Scienze Industriali con indirizzo Economico – giuridico e l’altra Honoris Causa in Scienze della comunicazione.
Cristina, così giovane e già al centro di temi geopolitici di grande rilevanza.
Ci racconti seppur brevemente come tutto è nato e i vari step del suo percorso professionale che la portano ad essere ciò che è oggi….
Devo dire che gli inizi – come credo accada per la maggior parte delle persone – sono stati molto faticosi e impegnativi.
Ma senza quel percorso, profondamente formativo sotto ogni punto di vista, non credo potrei trovarmi dove sono oggi.
D’altra parte, sono convinta che competenza, carattere e perseveranza debbano essere gli strumenti con cui farsi conoscere e apprezzare, nel rispetto della propria professionalità e di chi ci circonda.
Tutto è nato da una profonda curiosità verso le dinamiche internazionali e le relazioni tra popoli, che fin da giovane mi hanno spinta ad approfondire con passione non solo le scienze politiche e il diritto internazionale, ma anche discipline economico-giuridiche.
Il mio percorso di studi è stato regolare:
ho conseguito la Maturità e poi una Laurea in Scienze Industriali con indirizzo Economico-Giuridico, seguita da numerosi master e corsi di formazione.
Alcuni erano focalizzati su aspetti tecnici e gestionali, altri sulla comunicazione, sulle strategie di mercato
E, naturalmente, sulla formazione giuridica e normativa, molti dei quali organizzati dal Consiglio Nazionale Forense.
Credo fermamente nel valore dell’aggiornamento continuo, ed è anche grazie a questo impegno che ho avuto l’onore di ricevere una Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione e continuo tutt’ora a studiare e a tenermi aggiornata, seguendo con attenzione tutte le possibili implicazioni geopolitiche, sia a livello nazionale che internazionale, in un contesto che è in continuo e tumultuoso mutamento.
Ogni tappa – dagli studi accademici alle prime esperienze sul campo, fino alle attuali responsabilità in ambito internazionale – è stata per me un’opportunità di crescita e di servizio.
Il mio obiettivo è sempre stato quello di contribuire, con serietà e dedizione, alla costruzione di un dialogo costruttivo tra culture e interessi diversi.

Essere oggi coinvolta in progetti di rilievo internazionale non rappresenta un punto d’arrivo, ma una nuova tappa in un percorso che prosegue, con passione, responsabilità e il desiderio costante di costruire ponti, anche nei contesti più complessi.
Tra i tanti suoi incarichi internazionali, qual è quello (o quelli) che la rende/rendono più soddisfatta?
Sia a livello umano, come donna ma anche e soprattutto in ambito lavorativo?
Ogni incarico che ho avuto il privilegio di ricoprire ha rappresentato per me una sfida stimolante e un’opportunità preziosa di crescita.
Tuttavia, alcuni ruoli hanno avuto un impatto particolarmente significativo sia sul piano personale che professionale.
Sono profondamente onorata di essere Responsabile della Gestione dei Rapporti Istituzionali Esteri del S.I.R.I.P. (Sindacato dei Rappresentanti di Interessi Parlamentari), presso il Parlamento Europeo a Bruxelles e la Camera dei Deputati a Montecitorio.
Essere la prima donna a ricoprire questo incarico rappresenta per me non solo una grande soddisfazione, ma anche una responsabilità importante, in quanto mi consente di promuovere un dialogo costruttivo e trasparente tra istituzioni e portatori di interesse.
Altro incarico di grande rilevanza è quello di Ambassador per l’ISECS (International Sanctions and Export Control Society Inc.), attraverso il quale opero in un contesto internazionale dedicato alla sicurezza, alla legalità e alla regolamentazione dei flussi commerciali globali.
È un ambito che richiede competenza tecnica, visione strategica e capacità di mediazione.
Con altrettanto orgoglio ricopro il ruolo di Italy Country Chair per la Leadership Parity & Legislative Power Wingdel Club G100
E’ una rete globale di donne leader che si impegnano per promuovere l’equilibrio di genere nei ruoli di potere, in particolare in ambito legislativo.
Essere parte di questa iniziativa significa contribuire concretamente alla costruzione di una società più inclusiva ed equa.
Dal punto di vista della formazione e della ricerca, considero prezioso anche il mio ruolo come Componente del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Studi Federico II e come Director of International Relations for the European Community per U.S.F.T.I. (UnitedStatesForeignTradeInstitute), che mi permette di contribuire al rafforzamento delle relazioni economiche e diplomatiche tra Europa e Stati Uniti.
Infine, uno degli incarichi più attuali e stimolanti è quello di Responsible AI Governor per Italia e Malta presso il Global Council.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare, ritengo fondamentale accompagnare questo processo con un approccio etico, responsabile e inclusivo.
Il mio compito in questo contesto è promuovere l’adozione consapevole dell’IA nel rispetto dei diritti fondamentali, della trasparenza e della dignità umana. A livello umano, tutti questi incarichi mi arricchiscono quotidianamente.
Essere una donna in posizioni di leadership in ambiti complessi e spesso ancora dominati da logiche tradizionali è una sfida che affronto con determinazione, consapevole che ogni passo compiuto oggi potrà aprire nuove strade domani, per tutte e tutti.
In sintesi, ogni ruolo è parte di un impegno più ampio che porto avanti con passione e senso di responsabilità, convinta che il cambiamento passi anche – e soprattutto – da chi sceglie di esserci, di mettersi in gioco e di costruire, giorno dopo giorno, un dialogo autentico tra istituzioni, società e innovazione.
E quale invece quello a cui aspira maggiormente?
Fortunatamente, i miei incarichi mi consentono di vivere quotidianamente esperienze professionali intense e profondamente arricchenti, in un contesto globale eterogeneo e ricco di diversità.
La mia attività si svolge sia a livello nazionale che internazionale e mi permette di interfacciarmi costantemente con realtà molteplici:
dal mondo imprenditoriale alle istituzioni, dalla diplomazia alla politica, senza mai perdere il contatto con le persone comuni, amici, colleghi, cittadini.
Questo dialogo continuo con ambienti e culture differenti è ciò che, più di ogni altra cosa, arricchisce non solo la mia professionalità, ma anche la mia dimensione umana.
Nel corso degli anni ho maturato competenze giuridiche e diplomatiche che oggi metto al servizio di cause che ritengo fondamentali, prima tra tutte quella della solidarietà.
Ho iniziato il mio percorso proprio in questo ambito, come volontaria presso l’Ospedale Bambino Gesù, e successivamente in missioni internazionali con Caritas.
Quell’esperienza ha lasciato un segno profondo in me e ha orientato molte delle mie scelte future.
Nel 2021, a coronamento dell’impegno umanitario e istituzionale intrapreso nel tempo, ho avuto l’onore di essere nominata Peace Ambassador e di ricevere l’incarico di International Chairman per l’Italia (Paesi Europei e Area Schengen) della Mother Teresa International Foundation (MTIF), un’organizzazione il cui spirito rispecchia pienamente i valori che porto avanti con convinzione.
In ambito internazionale, ho avuto modo di rappresentare l’Italia e il diritto nei contesti più delicati: da anni rivesto il ruolo di Consigliere Giuridico presso la Commissione per i Diritti dell’Uomo, Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite, con un incarico equiparato al grado di Vice Console.
Più recentemente ho assunto la carica di Director of Legal Affairs and TreatyCompliance for the UnitedStates per GOEDFA (Global Economic Development Fund Association)
Sto rafforzando il mio impegno per una governance internazionale improntata su giustizia, sviluppo sostenibile e cooperazione tra i popoli.
In parallelo, porto avanti con determinazione anche la mia attività accademica, come professore associato in Tecnologia del Commercio e Relazioni Internazionali presso l’Università ISFOA, nella convinzione che la conoscenza sia uno degli strumenti più potenti di emancipazione sociale.
Tra le collaborazioni che più mi onorano c’è quella con il Dr. Denis Mukwege, ginecologo e Premio Nobel per la Pace nel 2018
Dedica la propria vita alla cura e alla difesa delle donne vittime di violenza nella Repubblica Democratica del Congo.
Il suo esempio rappresenta per me un modello etico e umano di rara forza, al quale cerco di contribuire offrendo il mio sostegno istituzionale e promuovendone l’azione a livello internazionale.
Ma c’è un filo più intimo che attraversa ogni mia azione. Fin da bambina, sentivo dentro di me una vocazione chiara: lavorare per un mondo migliore.
Un mondo in cui la giustizia non sia un privilegio, ma un diritto universale. In cui l’empatia sia una bussola morale, e non una debolezza.
Questa visione non mi ha mai abbandonata.
Al contrario, mi ha accompagnata in ogni decisione, alimentando la determinazione a ribaltare prospettive chiuse, a smuovere coscienze addormentate, a far sentire chi non ha voce.
Attraverso i miei scritti, cerco proprio questo: risvegliare il sentire, rimettere al centro l’essere umano, ridare valore alla sensibilità come forza trasformativa.
Penso spesso a quante donne si trovano a un bivio, incerte, scoraggiate, senza vedere vie d’uscita.
A loro voglio offrire un esempio concreto, non perfetto, ma vero:
dimostrare che si può aprire una strada anche dove tutto sembra chiuso, che ogni ostacolo può diventare un punto d’appoggio per elevarsi.
Nel 2024, essere inclusa tra le 50 donne più influenti d’Italia secondo Fortune ha rappresentato per me non solo un riconoscimento, ma una responsabilità ulteriore: quella di continuare a ispirare, con autenticità, chi crede nella forza del cambiamento.
Oggi più che mai, credo che la determinazione e l’empatia possano camminare insieme.
Il mio impegno è quello di continuare a costruire ponti tra le persone, generare fiducia, e contribuire – con tutto ciò che sono e che faccio – a un futuro più giusto, inclusivo e umano.
Lei Di Silvio si è molto spesa e si spende instancabilmente per la causa delle donne!
Cosa si sente di voler dire alle sue colleghe e/o all’interno comparto Women dedite all’impresa e al sociale?
La ringrazio sinceramente per le sue parole di stima e per aver riconosciuto il mio impegno a favore delle donne nel mondo dell’impresa e del sociale.
È un onore poter condividere il mio percorso con colleghe e professioniste che, come me, credono nel valore della competenza, della solidarietà e della determinazione.
Essere donna oggi può ancora comportare sfide ingiuste, specialmente nei settori della finanza, dell’imprenditoria e del business.
Tuttavia, credo fermamente che la nostra forza risieda nella capacità di fare squadra, di sostenerci reciprocamente e di valorizzare le nostre diversità come risorse.
Nel mio percorso professionale, ho avuto il privilegio di partecipare a convegni e conferenze che hanno arricchito la mia visione e mi hanno permesso di confrontarmi con esperti e colleghi di diverse realtà.
Questi momenti di scambio sono stati fondamentali per crescere e per contribuire attivamente alla costruzione di un ambiente più inclusivo e meritocratico.
Inoltre, sono grata per i riconoscimenti ricevuti, che testimoniano l’apprezzamento per il mio impegno e per i risultati ottenuti.
Questi premi non sono solo un traguardo personale, ma rappresentano anche un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutte le donne che ogni giorno si impegnano nel loro lavoro con passione e dedizione.
A tutte le mie colleghe e a tutte le donne che operano nel comparto Women, voglio dire: continuiamo a lottare insieme per abbattere gli ostacoli, per far valere i nostri diritti e per costruire un futuro in cui la parità di genere non sia solo un obiettivo, ma una realtà consolidata. Il nostro impegno collettivo è la chiave per un cambiamento duraturo e significativo.
Sono sempre a disposizione per condividere esperienze e iniziative che possano contribuire a rafforzare la nostra rete di supporto e crescita reciproca.
Giornalista, autrice, saggista anche.
Scrive per testate di spessore e su tematiche delicatissime quali le attuali situazioni critiche a livello mondiale, Medio Oriente in primis.
Conflitto tra Israele e Iran. Suo autorevole punto di vista in merito a:
– Cause scatenanti
– Tempistica per una ipotetica pace
– Esito finale
Grazie per questa domanda, perché oggi non è più tempo di retorica: è tempo di responsabilità.
Il conflitto tra Israele e Iran non esplode all’improvviso.
È il frutto amaro di una lunga catena di tensioni, omissioni e atti ostili che si sono stratificati nel tempo.
Come ho già scritto, “oggi la guerra si combatte su più livelli: quello militare, quello economico, e soprattutto quello informativo”.
Questo scontro, infatti, non si gioca solo con i missili ma anche con la narrazione. Le bombe e i titoli sono due facce dello stesso proiettile.
Cause scatenanti
L’attacco all’ambasciata iraniana a Damasco, la ritorsione israeliana e la repressione incrociata nel Libano meridionale fanno parte di un teatro bellico che travalica i confini nazionali.
Non siamo più davanti a crisi localizzate, ma a una nuova forma di guerra “senza spari”, che affonda le radici nella sfiducia reciproca e nella demolizione sistematica del diritto internazionale — che, come ho scritto, “sembra più un’illusione che una guida”.
La pace?
In questo momento, evocare la pace è come invocare la pioggia nel mezzo di un incendio: giusto, ma non sufficiente.
Le norme esistono, ma sono piegate, ignorate, reinterpretate.
Il Trattato di Non Proliferazione è ormai un testo corrosivo: logorato da rivalità strategiche e dalle dinamiche di potere che ne hanno svuotato il significato.
L’unica via percorribile sarà una tregua imposta dalla stanchezza o dal calcolo geopolitico.
Esito finale
Non ci saranno vincitori. Il futuro sarà protetto solo se sapremo tornare alla legalità internazionale, al disarmo reale, alla diplomazia multilaterale.
Ma il percorso è lungo. “La minaccia nucleare non è più un’ipotesi remota, ma uno strumento di pressione strategica sempre più concreto”.
E finché il nucleare sarà usato come leva politica, la pace sarà solo una sospensione armata, non una conquista duratura.
Da analista e da cittadina europea, ritengo che il nostro compito oggi sia quello di rompere il silenzio assuefatto che accompagna le guerre moderne.
Non possiamo limitarci a contare le vittime.
Dobbiamo denunciarne le cause, smascherare le manipolazioni e restituire dignità ai fatti.
È questo, per me, il senso più alto del mestiere: “dire la verità in tempi di menzogna non è solo un atto di coraggio.
È un dovere etico e politico.”
Una lista di premi e riconoscimenti dentro e fuori confine che è quasi impossibile elencarli tutti.
Quello che la gratifica di più e perche?
Tra i numerosi riconoscimenti che ho avuto l’onore di ricevere, il Premio PreSa 2024 conferitomi dalla Fondazione MESIT rappresenta per me una gratificazione profondamente significativa.
Durante la cerimonia, è stato proiettato un video in cui il Dr. Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018, mi ha pubblicamente ringraziato per il mio costante sostegno al suo lavoro in favore delle donne congolesi, vittime di violenza e brutalità.
Questo riconoscimento va oltre un semplice premio: è un attestato di quanto sia fondamentale portare l’attenzione internazionale sulla condizione delle donne nelle aree di conflitto, spesso utilizzate come strumenti di guerra, vittime di abusi indicibili che troppo spesso restano invisibili agli occhi del mondo.
Come scrivo frequentemente nei miei articoli “la violenza di genere nelle zone di guerra è una strategia deliberata, un crimine che mira a distruggere non solo corpi, ma tessuti sociali interi”.
Sostenere la voce delle donne è per me una missione etica imprescindibile, perché solo attraverso la denuncia e l’impegno concreto possiamo aspirare a un futuro in cui la dignità e i diritti umani siano davvero universali e inviolabili.
Ricevere un riconoscimento che si collega direttamente a un’attività così essenziale e urgente, con il plauso di una figura mondiale come Mukwege, è per me uno sprone a non abbassare mai la guardia, a continuare a combattere con fermezza per i diritti e la giustizia.
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi.
Queste donne sono testimoni e vittime di crimini che spesso restano invisibili nel racconto internazionale.
È nostro dovere non solo denunciarli, ma agire affinché la dignità umana e i diritti fondamentali siano rispettati sempre, senza eccezioni.
Solo così potremo sperare in un mondo più giusto e pacifico.
Sicuramente stimata e presa come modello dalle nuove generazioni.
La donna vincente, che ce la fa e crede nei propri sogni!
Che poi – nel suo caso – si sono materializzati.
Cosa consiglia alle nuove generazioni?
Sicuramente sono stata spesso riconosciuta come un modello di riferimento per le nuove generazioni: una donna che ha saputo credere nei propri sogni e trasformarli in realtà, dimostrando che con determinazione e dedizione è possibile raggiungere risultati importanti.
La mia esperienza personale e professionale vuole essere un incoraggiamento concreto per chi oggi si trova a costruire il proprio futuro.
Cosa consiglio alle nuove generazioni?
Il mio messaggio è chiaro e fermo: studio, impegno e lavoro duro sono i pilastri fondamentali su cui costruire ogni percorso di successo.
Non esistono scorciatoie per raggiungere traguardi duraturi e autentici.
La gavetta, per esempio, è stata per me un periodo lungo e spesso impegnativo, ma proprio questa fase di crescita e formazione è stata essenziale per rafforzare il mio carattere e consolidare le competenze necessarie a superare le sfide che la vita e la carriera inevitabilmente presentano.
Credo fermamente che la serietà e la costanza nello studio e nel lavoro siano strumenti imprescindibili.
Solo attraverso un impegno costante si può costruire una reputazione solida e farsi apprezzare per merito, competenza e professionalità.
Soprattutto per le donne, spesso costrette a confrontarsi con pregiudizi, arroganza e situazioni di disparità, è fondamentale armarsi di perseveranza e resilienza, e usare proprio queste qualità per affermarsi in contesti professionali a volte ancora troppo difficili da affrontare.
Il mio percorso non è stato mai facile, ma ogni difficoltà superata mi ha insegnato qualcosa di prezioso.
La chiave è non perdere mai di vista i propri obiettivi, rimanere focalizzati e non arrendersi davanti agli ostacoli.
Solo così si può davvero realizzare ciò che si desidera, trasformando i sogni in realtà tangibili. In definitiva, ciò che consiglio alle giovani donne e ai giovani in generale è di credere in se stessi, impegnarsi con passione e non temere la fatica, perché è proprio quella fatica che forgia il carattere e prepara alle grandi soddisfazioni.
Mission e obiettivi di Cristina Di Silvio?
Entro la seconda parte del 2025 e nel primo semestre 2026…..
Cosa si è prefissa?
Il progresso, la pace, la cura dell’ambiente e il benessere per tutti i popoli, nel reciproco rispetto delle diversità, sono i valori che mi stanno più a cuore e per i quali mi impegno ogni giorno.
Nonostante la mia attività professionale sia molto frenetica, cerco sempre di non dimenticare mai l’aspetto umano della solidarietà e dell’aiuto verso i soggetti più deboli.
Dal punto di vista professionale, continuerò a lavorare con determinazione per unire la mia attività ai miei principi fondamentali, sempre nella corretta utilizzazione delle risorse, nel rispetto reciproco e nella promozione e salvaguardia dell’ambiente e della vita in generale.
Sono consapevole che procedere fortemente coesi e uniti sia l’unico modo per garantire un futuro migliore alla Terra e a tutte le creature che la abitano.
Ho sempre amato affrontare nuove sfide, sia come giovane imprenditrice, sia come volontaria impegnata in attività benefiche, sia come madre. In campo professionale spesso ci si trova di fronte a divergenze di vedute, pareri discordanti e difficoltà di comunicazione, ma sono convinta che tutto ciò possa essere superato con la capacità di ascolto, la pazienza e la volontà di comprendere punti di vista che, seppur differenti e distanti dai nostri, meritano sempre rispetto e attenzione.
Il dialogo è sempre fondamentale e ho sempre considerato l’accoglienza di nuovi punti di vista, anche molto diversi dai miei, un vero valore aggiunto, per questo intendo continuare a camminare su questa strada.
Nei prossimi mesi, fino alla seconda metà del 2025 e nel primo semestre del 2026, il mio obiettivo è quello di proseguire nel mio impegno a integrare questi valori nei miei progetti professionali, rafforzando la collaborazione e la coesione con le persone e le comunità con cui lavoro, e continuare a promuovere azioni concrete di solidarietà verso chi è più vulnerabile.
Sono pronta ad affrontare nuove sfide con la determinazione che mi ha sempre accompagnata, utilizzando la mia esperienza per superare ogni difficoltà e raggiungere risultati concreti per il bene comune.