Costruzione sostenibile: l’Italia più consapevole, ma serve agire ora

da | Lug 14, 2025 | askanews

Milano, 14 lug. (askanews) – Il settore delle costruzioni è al centro delle principali sfide del nostro futuro, tra le quali un ruolo in primo piano spetta di diritto alla sostenibilità. Secondo la terza edizione del Barometro della Costruzione Sostenibile di Saint-Gobain, il settore edilizio globale si trova di fronte a una svolta decisiva. In un mondo segnato da sfide climatiche, demografiche e sociali, il report sulla costruzione sostenibile condotto in 27 Paesi su un campione di 4.000 stakeholder e 27.000 cittadini evidenzia una crescente consapevolezza e un forte desiderio di cambiamento, ma anche ostacoli ancora significativi sul fronte dell’attuazione.Tra i punti chiave dello studio globale condotto da Saint-Gobain con Occurrence-Ifop si evidenziano una crescente consapevolezza e una urgenza condivisa: il 69% degli stakeholder e il 95% dei cittadini ritiene importante la costruzione sostenibile.In questo contesto un ruolo chiave è assegnato agli attori privati, architetti e aziende sono infatti visti come motori del cambiamento. Resta poi prioritario il focus ambientale: efficienza energetica e materiali green sono al centro, ma cresce l’attenzione anche alla resilienza ai rischi climatici. Il barometro sottolinea inoltre anche un gap tra conoscenza e azione: solo un terzo degli stakeholder ha infatti ricevuto formazione specifica, una questione che diventa un ostacolo all’adozione concreta di pratiche sostenibili.Secondo l’analisi di Saint Gobain l’Italia mostra segnali incoraggianti: il 76% degli intervistati dichiara familiarità con la costruzione sostenibile, e il 98% la considera importante o prioritaria. Tuttavia, la sostenibilità è ancora associata prevalentemente all’efficienza energetica (55%) e ai materiali sostenibili (41%), mentre l’11% riconosce l’importanza della salute degli abitanti.Secondo l’analisi del barometro di Saint-Gobain la vera sfida oggi è di passare da una consapevolezza diffusa a un impegno strutturale, con formazione, incentivi e politiche pubbliche mirate. Anche perché, come ha ricordato Gaetano Terrasini, AD di Saint-Gobain Italia e Grecia, “nel settore c’è molto da fare e tutti devono attivarsi per accelerare la transizione” e per “rendere davvero il mondo un posto migliore e più sostenibile in cui vivere” “occorre unire gli sforzi di tutti”.

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