Roma, 5 dic. (askanews) – “Per noi una giornata di grande importanza. Conferma un percorso che il nostro presidente Mattarella ha iniziato sin dalla cerimonia del suo insediamento. Nel discorso lui parlò dell’attentato che nel 1982 lasciò un bambino assassinato in questo stesso tempio per mano di un commando di terroristi palestinesi. Quel bambino si chiamava Stefano Tasché, e il nostro presidente dichiarò che era un bambino italiano vittima del terrorismo. La vicinanza del presidente di nuovo oggi è per noi davvero importante, perché ci fa sentire la solidarietà e la chiarezza della nostra nazione”: così Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma a margine delle celebrazioni al Tempio Maggiore, per i 120 anni della Sinagoga alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.”Siamo fieri di essere italiani e di essere ebrei in un momento in cui antisemitismo e antisionismo si fondono, perché l’antisionismo è una forma di antisemitismo”, ha sottolineato.
Lo chef Michele Minchillo è protagonista alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba
Per Michele Minchillo, lo chef del ristorante 1 Stella Michelin Vitium di Crema (CR), novembre sarà un mese ricco di eventi. Ospite, per la prima volta, alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, sarà protagonista di tre importanti appuntamenti: una...