Biennale Architettura, l’Idrocene del Padiglione Uruguay

da | Mag 14, 2025 | askanews

Venezia 14 mag. (askanews) – Si chiama 53,86% Uruguay, pais agua il progetto del Padiglione Uruguay che dal 10 maggio al 23 novembre 2025 rappresenta ai Giardini il Paese alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. La Direzione Nazionale della Cultura del Ministero dell’Istruzione e della Cultura ha scelto la proposta presentata da Sei Fong, Estudio de Arte, Arquitectura y Diseno, a cura di Katia Sei Fong, Ken Sei Fong e Luis Sei Fong. Lo racconta ad Askanews Alicia Cano del Ministero della Cultura dell’Uruguay: “Quest’anno l’Uruguay ha portato l’acqua al centro del dibattito pubblico e internazionale. Il padiglione quest’anno si intitola 53.86% Uruguay Paese d’Acqua. In questo padiglione troviamo da un lato l’acqua fisica, poi anche l’acqua cristallizzata, la pittura, i suoni ed è una mostra immersiva a 360 gradi dove ci sono anche delle proiezioni nelle pareti. Un padiglione fisico, questo che si trova qua, ma anche in carta attraverso il nostro catalogo dove ognuno può disegnare e può mandare il disegno sul nostro sito perché abbiamo anche un padiglione digitale quindi ogni persona quando viene può relazionarsi a suo modo con l’acqua e creare questo dialogo su un elemento così essenziale per la nostra vita, il nostro futuro e anche per la nostra storia”.L’acqua è al centro dell’identità uruguaiana. Il nome stesso del Paese proviene dal fiume che lo attraversa e lo collega all’Argentina e al Brasile: il fiume Uruguay, “fiume degli uccelli dipinti” nella lingua guaranì. Una nazione definita e abbracciata dal suo corso d’acqua. In un tempo segnato da crisi climatica e conflitti globali, l’acqua diventa arte. La sua presenza al centro del padiglione è un richiamo alla memoria e un invito all’azione: un omaggio alla sua importanza storica e un’esortazione a proteggerla. Con questo progetto, gli autori ci accompagnano nell’Idrocene, una nuova era basata sull’acqua, la sua presenza, la sua assenza e i suoi utilizzi, mettendoci di fronte alla relazione profonda, sensibile e conflittuale che la società umana ha con questo elemento. Ci invitano a riconoscere la storia contenuta nell’acqua e l’acqua come contenitore di storia: un elemento intimo e personale per ognuno, ma anche collettivo e universale, una materia viva dai molteplici stati.

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